IL METODO GENTILE
Nell’ambito dell’educazione cinofila distinguiamo diversi tipi di approcci che si esplicano attraverso dei mezzi detti RINFORZI E PUNIZIONI. E' quindi necessario conoscere come utilizzarli.
CHE COS E’ UN RINFORZO? E' uno stimolo che, quando presentato conseguentemente ad un comportamento, rende più probabile la ripetizione di quell’atto nel futuro.
Il RINFORZO a sua volta può essere POSITIVO O NEGATIVO. Il metodo positivo si basa su principi di condizionamento operante: i comportamenti graditi vengono rinforzati per far si che si ripetano più spesso (rinforzo positivo). I comportamenti sgraditi causano l’allontanamento delle risorse (punizione negativa) o non portano alcun rinforzo, per cui scompariranno. Se utilizziamo rinforzi positivi e punizioni negative, vedremo progressivamente aumentare la frequenza dei comportamenti desiderati ed estinguere quelli non gratificati.
Ovviamente, il successo nell’addestramento di questo tipo dipenderà dall’abilità del proprietario nel controllare e gestire i rinforzi: dovremo saper impegnare il cane e portarlo a dare sempre di più, mantenendo tuttavia un livello di rinforzo tale da “tenerlo sempre in gioco”, da farlo continuare a provare.
Infine il RINFORZO può essere classificato in PRIMARIO O SECONDARIO. Il rinforzo primario è rappresentato da cibo e acqua, molto più gradito all’animale rispetto al secondario: carezza, coccole, lodi, applausi e via dicendo.
Prima degli anni 90 si pensava che la punizione fosse l’unico modo per ottenere un buon risultato nell’educazione del cane. Con gli anni poi si è iniziato ad usare la motivazione positiva. Ancora oggi gli Addestratori si dividono: coloro che utilizzano solo procedure positive e rifiutano ogni tipo di punizione; quelli che utilizzano un metodo più moderato attraverso il rinforzo positivo, ma a volte ricorrono a lievi punizioni; altri infine che utilizzano solo il rinforzo negativo e le punizioni, ad es. in polizia ed in ambito militare ritengono che il cane debba sempre fare ciò che gli è ordinato per “sottomissione”.
CHE COS E’ UN RINFORZO? E' uno stimolo che, quando presentato conseguentemente ad un comportamento, rende più probabile la ripetizione di quell’atto nel futuro.
Il RINFORZO a sua volta può essere POSITIVO O NEGATIVO. Il metodo positivo si basa su principi di condizionamento operante: i comportamenti graditi vengono rinforzati per far si che si ripetano più spesso (rinforzo positivo). I comportamenti sgraditi causano l’allontanamento delle risorse (punizione negativa) o non portano alcun rinforzo, per cui scompariranno. Se utilizziamo rinforzi positivi e punizioni negative, vedremo progressivamente aumentare la frequenza dei comportamenti desiderati ed estinguere quelli non gratificati.
Ovviamente, il successo nell’addestramento di questo tipo dipenderà dall’abilità del proprietario nel controllare e gestire i rinforzi: dovremo saper impegnare il cane e portarlo a dare sempre di più, mantenendo tuttavia un livello di rinforzo tale da “tenerlo sempre in gioco”, da farlo continuare a provare.
Infine il RINFORZO può essere classificato in PRIMARIO O SECONDARIO. Il rinforzo primario è rappresentato da cibo e acqua, molto più gradito all’animale rispetto al secondario: carezza, coccole, lodi, applausi e via dicendo.
Prima degli anni 90 si pensava che la punizione fosse l’unico modo per ottenere un buon risultato nell’educazione del cane. Con gli anni poi si è iniziato ad usare la motivazione positiva. Ancora oggi gli Addestratori si dividono: coloro che utilizzano solo procedure positive e rifiutano ogni tipo di punizione; quelli che utilizzano un metodo più moderato attraverso il rinforzo positivo, ma a volte ricorrono a lievi punizioni; altri infine che utilizzano solo il rinforzo negativo e le punizioni, ad es. in polizia ed in ambito militare ritengono che il cane debba sempre fare ciò che gli è ordinato per “sottomissione”.
IO PERSONALMENTE
lavoro con il METODO GENTILE e con LA PUNIZIONE NEGATIVA (es. togliere qualcosa di gradito tipo la pappa), metodo ampliamente studiato e promosso dalla Dottoressa KAREN PRYOR, biologa americana di fama internazionale, mai con la punizione positiva (piange, reagisco con uno schiaffo): parto dal presupposto che il cane tenderà ad adottare, ed a proporre più frequentemente, comportamenti che siano stati rinforzati, e a cancellare quelli che non lo sono stati, senza ricorrere a forzature o costrizioni, lasciando libero l’animale di sperimentare le conseguenze delle proprie scelte e dei comportamenti assunti.
Insomma nell’addestramento col metodo gentile si evitano forzature, punizioni propriamente dette, conflitti, si crea un clima collaborativo e piacevole per il cane e per il padrone, si cerca soprattutto di creare/modellare comportamenti piuttosto che sopprimerli o correggerli.
Insomma nell’addestramento col metodo gentile si evitano forzature, punizioni propriamente dette, conflitti, si crea un clima collaborativo e piacevole per il cane e per il padrone, si cerca soprattutto di creare/modellare comportamenti piuttosto che sopprimerli o correggerli.
CLICKER TRAINING
Fa parte del mio metodo di addestramento ed è un termine popolare che sta ad indicare un tipo di addestramento basato sulla "teoria dei condizionamenti".
Il clicker non è altro che una scatoletta di plastica di vario aspetto (ora ne esistono sul mercato molti differenti fra loro per forma e tipologia di suono emesso), con una linguetta di metallo che produce un suono quando premuta (come una macchinetta fotografica). Rappresenta un valido ausilio quando si intende addestrare un animale utilizzando il rinforzo positivo, ed è un mezzo fondamentale e potente per trasmettere ai nostri allievi un’informazione relativa ad un qualsiasi comportamento: il cane è portato ad eseguire una specifica azione perché essa sarà seguita da rinforzi positivi, e l'animale sceglierà di ripeterla in futuro in quanto vantaggiosa. Serve quindi per costruire comportamenti, per trasmettere informazioni, per insegnare. Quando il cane ha acquisito le conoscenze e le abilità di base,il clicker può essere anche abbandonato. Il clicker è un suono, inizialmente neutro, che se associato con un rinforzo primario diventa un rinforzo secondario. Esso segnala al cane l’imminente arrivo del premio. Ad oggi il clicker non viene più impiegato singolarmente come tecnica di insegnamento, ma è compreso all’interno dello shaping e del free shaping, che rappresentano approcci cognitivi volti a favorire l’aumento dei livelli di concentrazione nell’intento di ottenere più facilmente gli obiettivi educativi da raggiungere.
All’ interno del mio corso utilizzo il clicker durante specifiche sessioni per i vari esercizi, e fornisco ai proprietari gli elementi per l’utilizzo dello strumento nella sua complessità.
Alla base di ogni comportamento del cane c’è sempre e comunque una motivazione che spinge l’animale a compiere quel determinato atto: abbaiare, distruggere oggetti in casa, aggredire le persone o suoi simili, fare i bisogni dentro casa, tirare al guinzaglio. Sta dunque alla professionalità ed all’esperienza dell’educatore cinofilo diagnosticare le singole problematiche, risalendo alla causa primaria delle stesse.
Il clicker non è altro che una scatoletta di plastica di vario aspetto (ora ne esistono sul mercato molti differenti fra loro per forma e tipologia di suono emesso), con una linguetta di metallo che produce un suono quando premuta (come una macchinetta fotografica). Rappresenta un valido ausilio quando si intende addestrare un animale utilizzando il rinforzo positivo, ed è un mezzo fondamentale e potente per trasmettere ai nostri allievi un’informazione relativa ad un qualsiasi comportamento: il cane è portato ad eseguire una specifica azione perché essa sarà seguita da rinforzi positivi, e l'animale sceglierà di ripeterla in futuro in quanto vantaggiosa. Serve quindi per costruire comportamenti, per trasmettere informazioni, per insegnare. Quando il cane ha acquisito le conoscenze e le abilità di base,il clicker può essere anche abbandonato. Il clicker è un suono, inizialmente neutro, che se associato con un rinforzo primario diventa un rinforzo secondario. Esso segnala al cane l’imminente arrivo del premio. Ad oggi il clicker non viene più impiegato singolarmente come tecnica di insegnamento, ma è compreso all’interno dello shaping e del free shaping, che rappresentano approcci cognitivi volti a favorire l’aumento dei livelli di concentrazione nell’intento di ottenere più facilmente gli obiettivi educativi da raggiungere.
All’ interno del mio corso utilizzo il clicker durante specifiche sessioni per i vari esercizi, e fornisco ai proprietari gli elementi per l’utilizzo dello strumento nella sua complessità.
Alla base di ogni comportamento del cane c’è sempre e comunque una motivazione che spinge l’animale a compiere quel determinato atto: abbaiare, distruggere oggetti in casa, aggredire le persone o suoi simili, fare i bisogni dentro casa, tirare al guinzaglio. Sta dunque alla professionalità ed all’esperienza dell’educatore cinofilo diagnosticare le singole problematiche, risalendo alla causa primaria delle stesse.
PROGRAMMA DEL CORSO
- ACCETTAZIONE DI UN ESTRANEO E MANIPOLAZIONE. Il proprietario stringe la mano ad un estraneo che incontra, manipolazione da parte di un estraneo che simula la visita veterinaria. Questa prova è importante perché mostra l’accettazione da parte del cane di adulti, bambini, estranei e delle eventuali carezze e/o manipolazioni.
- ACCETTAZIONE DELLA MUSERUOLA, DEL COLLARE E DEL GUINZAGLIO. Serve a dimostrare che il proprietario è in grado, in caso di necessità, di mettere al cane i necessari strumenti di controllo.
- ASPETTO E TOLETTA. Rivela la cura e la responsabilità del proprietario verso il proprio amico.
- FUORI PER LA PASSEGGIATA. Illustra il controllo del conduttore sul proprio cane.
- CAMMINARE IN MEZZO ALLA GENTE. Dimostra che il cane si muove in mezzo alla gente senza stress e tensioni e sotto il controllo del proprietario.
- RISPONDERE AI COMANDI: “SEDUTO”, “TERRA”, “RESTA” e "VIENI”.
- SALITA E DISCESA DALL'AUTOMOBILE E PASSEGGIATA IN MACCHINA. Dimostra che il proprietario è in grado di far salire e scendere dall’auto il cane in maniera controllata. Le passeggiate in macchina sono dedicate ai cani che soffrono di “cinetosi” e ansia da automobile.
- REAZIONI AI CANI CHE PASSANO. Dimostra che il cane si comporta gentilmente al passaggio di altri cani o che è almeno tenuto sotto controllo dal proprietario.
- DISTRAZIONI. La prova mostra che il proprietario ha un controllo sicuro sul proprio cane anche in presenza di distrazioni.
- BREVE ISOLAMENTO SUPERVISIONATO. Rivela che il cane può essere lasciato con una persona diversa dal suo proprietario, mantenendo sempre la sua educazione e le buone maniere.
Se avete domande, curiosità o volete una consulenza per l'addestramento del vostro cane, sono un educatore cinofilo autorizzato ed opero in tutta Roma, non esitate a contattami all'indirizzo:
renato@lacasadisasha.it
oppure telefonicamente al numero:
331.9238679
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